Le fasi fondamentali del mio rinvaso di Phalaenopsis in bark:
- sciacquare bene il bark sotto l'acqua corrente calda;
- mettere a bagno con acqua da osmosi (o distillata o piovana) per almeno un'ora;
- lasciar scolare bene;
- mettere un primo strato di composto nel vaso;
- posizionare l´orchidea nel vaso;
- riempire il vaso senza premere, lasciando almeno una radice visibile;
- liberare i fori sul fondo;
- coprire con sfagno bagnato le radici rimaste scoperte;
- annaffiare per immersione (o versare dall'alto) quando è asciutto (radici color argento);
- concimare a dose normale ma solo durante la crescita attiva.
Rinvaso di orchidea Phalaenopsis pulchra in bark e sfagno. |
Composto di bark medio e sfagno a bagno in acqua osmosi |
Composto di bark medio e sfagno primo strato sul fondo del vaso |
La percentuale di sfagno del composto deve essere leggermente diversa a seconda delle esigenze della pianta e anche delle condizioni di coltivazione: in ogni casa ci possono essere temperature più alte o più basse e aria più o meno secca ecc. Ogni orchidea preferisce avere le radici più o meno asciutte prima di essere annaffiata e ogni coltivatore ha i suoi tempi e i suoi modi di innaffiare, in generale si può cominciare con una miscela di circa 80% bark e 20% sfagno poi ci si regola di conseguenza al tempo di asciugatura e alle reazioni della pianta.
Detto tutto ciò passiamo al rinvaso!
Io utilizzo un composto di bark e sfagno già pronto in vendita nei vivai specializzati in orchidee, in Italia è possibile comprare il bark e lo sfagno separatamente, alle esposizioni e alle fiere specializzate in orchidee o più di rado nei vivai, e prepararsi il mix da soli.
Rinvaso di Phalaenopsis in composto di bark e sfagno posizionamento della pianta |
Dato che il bark quando è nuovo non assorbe affatto l'acqua, bisogna metterlo a bagno per almeno un ora per inumidirlo bene, dato che l'acqua del rubinetto è spesso troppo piena di calcare o di altri elementi che possono causare seri danni alle radici delle orchidee è meglio utilizzare acqua da osmosi inversa (oppure distillata o piovana).
Si mette un primo strato di bark sul fondo del vaso quindi si posiziona la pianta.
E' molto utile tenere almeno una radice visibile attraverso il vaso per avere un'idea della situazione all'interno.
Tenendo ferma la pianta in posizione si aggiunge il misto di bark e sfagno fino a riempire il vaso.
Non si deve mai premere il bark ma solo dare dei colpetti al vaso per assestare il composto all'interno.
Una volta riempito il vaso è fondamentale liberare i fori sul fondo con un bastoncino, io lo faccio ruotare leggermente fin quando non spunta in alto, così posso essere sicura che ci sia passaggio d'aria e che l'acqua delle innaffiature riesca ad uscire liberamente senza rimanere a lungo a contatto delle radici rischiando di provocare marciumi!
Rinvaso di Phalaenopsis in composto di bark e sfagno liberare bene i fori sul fondo del vaso |
Rinvaso di Phalaenopsis in bark e sfagno coprire le radici esposte con sfagno bagnato |
Buon rinvaso!
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