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giovedì 24 gennaio 2013

Come rinvasare un'orchidea Cattleya in composto di bark e sfagno

Le fasi fondamentali del mio rinvaso di Cattleya in un composto di bark sfagno:
  1. sciacquare bene il bark sotto l'acqua corrente calda;
  2. mettere a bagno con acqua da osmosi (o distillata o piovana) per almeno un'ora;
  3. lasciar scolare bene;
  4. mettere un primo strato di composto nel vaso;
  5. posizionare la pianta;
  6. riempire il vaso senza premere, lasciando almeno una radice visibile;
  7. liberare i fori sul fondo;
  8. coprire con sfagno bagnato le radici rimaste scoperte;
  9. annaffiare per immersione (o versare dall'alto) quando è asciutto;
  10. concimare a dose normale ma solo durante la crescita attiva.

Cattleya ibrida, orchidea rinvasata in composto di bark e sfagno
Rinvaso di orchidea Cattleya in bark e sfagno
Le Cattleya sono in natura piante epifite, come anche le Phalaenopsis, crescono quindi sospese, attaccate sui rami degli alberi con le loro robuste e spugnose radici pronte ad assorbire ogni goccia d'acqua piovana che le bagna ed asciugandosi velocemente alla brezza leggera delle foreste tropicali. Non è possibile riprodurre queste esatte condizioni in un appartamento, perciò quello che ogni appassionato cerca è una soluzione pratica il più possibile adatta alla crescita, e magari alla fioritura, di queste affascinanti orchidee. Per convincere una Cattleya che il posto migliore dove far allungare le sue radici è il vaso che gli mettiamo a disposizione dobbiamo cercare di renderlo arioso ma umido, mai compatto ne zuppo!



Composto di bark medio e sfagno a bagno in acqua osmosi pura
Composto di bark medio e sfagno 
a bagno in acqua osmosi

Composto di bark medio e sfagno
primo strato sul fondo del vaso
Per le Cattleya di dimensioni medie o grandi un substrato composto da corteccia (bark) in pezzi non troppo piccoli e sfagno è un'ottima scelta, infatti il bark non assorbe molta acqua, invece lo sfagno è come una spugna, si inzuppa per bene mantenendo alta l'umidità a lungo.

La percentuale di sfagno del composto deve essere leggermente diversa a seconda delle esigenze della pianta e anche delle condizioni di coltivazione: in ogni casa ci possono essere temperature più alte o più basse e aria più o meno secca ecc. Ogni orchidea preferisce avere le radici più o meno asciutte prima di essere annaffiata e ogni coltivatore ha i suoi tempi e i suoi modi di innaffiare, in generale si può cominciare con una miscela di circa 80% bark e 20% sfagno poi ci si regola di conseguenza al tempo di asciugatura e alle reazioni della pianta.
Detto tutto ciò passiamo al rinvaso!



Io utilizzo un composto di bark e sfagno già pronto in vendita nei vivai specializzati in orchidee, in Italia è possibile comprare il bark e lo sfagno separatamente, alle esposizioni e alle fiere specializzate in orchidee o più di rado nei vivai, e prepararsi il mix da soli.

Cattleya rinvaso in bark posizionamento nel vaso
Rinvaso di Cattleya in composto di bark e sfagno
posizionamento della pianta
Solitamente i composti o il bark che compriamo sono sporchi, la polvere e le varie altre cose che ci sono dentro potrebbero danneggiare le radici delle orchidee perciò la prima cosa da fare è lavare bene il bark sotto l'acqua corrente calda, magari con l'aiuto di un colino per non portare via i pezzetti di sfagno.
Dato che il bark quando è nuovo non assorbe affatto l'acqua, bisogna metterlo a bagno per almeno un ora per inumidirlo bene, dato che l'acqua del rubinetto è spesso troppo piena di calcare o di altri elementi che possono causare seri danni alle radici delle orchidee è meglio utilizzare acqua da osmosi inversa (oppure  distillata o piovana).

Si mette un primo strato di composto sul fondo del vaso quindi si posiziona la pianta.
Il rizoma (la parte che unisce gli pseudobulbi tra loro) non dovrebbe essere coperto dal substrato ma poggiato sopra.
Le Cattleya tendono a crescere verso l'alto quindi la parte più vecchia della pianta finirà quasi di sicuro sotto il bark, va bene lo stesso.
Cattleya rinvaso in bark, radice visibile dal vaso
Rinvaso di Cattleya 
in composto di bark e sfagno,
una radice lasciata a vista nel vaso
Conviene cercare di posizionare i bulbi nuovi rivolti verso il centro del vaso e quelli vecchi vicino al bordo per lasciare più spazio possibile alle nuove vegetazioni. E' anche molto utile tenere almeno una radice visibile attraverso il vaso per avere un'idea della situazione all'interno. 

Tenendo ferma la pianta in posizione si aggiunge il misto di bark e sfagno fino a riempire il vaso.
Non si deve mai premere il bark ma solo dare dei colpetti al vaso per assestare il composto all'interno.

Una volta riempito il vaso è fondamentale liberare i fori sul fondo con un bastoncino, io lo faccio ruotare leggermente fin quando non spunta in alto, così posso essere sicura che ci sia passaggio d'aria e che l'acqua delle innaffiature riesca ad uscire liberamente senza rimanere a lungo a contatto delle radici rischiando di provocare marciumi!

Cattleya rinvaso in bark, liberare i fori del vaso
Rinvaso di Cattleya in composto di bark e sfagno
liberare bene i fori sul fondo del vaso
Il rinvaso è quasi finito, solo bisogna controllare se ci sono radici che restano fuori dal substrato perchè se restano esposte all'aria secca di casa non avranno molte possibilità di sopravvivere, io le copro con un po' di sfagno bagnato in acqua osmosi.

Cattleya rinvaso in bark, coprire le radici con sfagno bagnato
Rinvaso di Cattleya in composto di bark e sfagno
coprire le radici esposte con sfagno bagnato
Le Cattleya amano avere le radici asciutte prima di ricevere altra acqua, ma non devono diventare troppo secche, è molto importante imparare a capire i segnali che le piante ci danno per evitare di stressarle con annaffiature sbagliate, l'unico modo per imparare è fare pratica!
Buon rinvaso!


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